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Street Photography in Berlin

Per festeggiare il mio genetliaco (ben otto lustri) gli amici miei mi hanno regalato un workshop di lusso, con un maestro della fotografia locale: Martin U Waltz.

Un weekend ricco di esperienze, dai ritmi molto serrati e che per tirare le somme ritengo mi sia servito molto, sia come linee guida generali ma anche per cambiare alcune prospettive che avevo sulla “fotografia di strada”. Sia ben chiaro, sarebbe bello seguire un corso e diventare subito bravi o migliorare il proprio stile, ma nella realtà dei fatti le uniche cose importanti sono limitare gli errori, focalizzare l’attenzione su un tema o soggetto, diventare sempre più veloci.

Uno dei principi di Waltz è il decluttering. Insomma quello che Marie Kondo va predicando per la casa,  va applicato allo stesso modo alla fotografia. Ogni elemento che possa distrarre l’attenzione dell’osservatore, è un problema. Come fotografi sappiamo cosa stavamo osservando, ricordiamo esattamente quel momento magari e abbiamo questa connessione a quella particolare esperienza. Il nostro sguardo è automaticamente attirato verso ciò che ci aveva colpito in quel preciso istante.

Ma un osservatore esterno non era lì con noi magari e soprattutto non era noi, di conseguenza se non il soggetto non è chiaramente evidente nella scena ed al contempo ci sono troppe distrazioni, troppo rumore di fondo, la fotografia perde totalmente senso e non colpisce.

Altra interessante esperienza è stato far visionare un mio “portfolio” dedicato alla street; erano scatti abbastanza recenti e di cui diciamo non ero fierissimo ma ogni critica ricevuta è stata molto utile.

Ricapitolando

  • less cluttering
  • conquer the chaos 
  • minimalism

E poi alcune perle o consigli generali

  • Lot of textures? Use black and white
  • You don’t need to shoot people to speak about people
  • When something went wrong, you are too late or too afraid


Alcuni spunti e alcuni nomi di grandi artisti

Piccola parentesi tecnica…

…ovvero la scusante di come sono finito ad acquistare una nuova fotocamera compatta

Come poco qua sopra ho scritto un fattore importante per la street è la velocità. Leggasi: “non ve la potete stare a menare con iso, apertura e tempi, dovete scattare punto”. Come diceva Morpheus “Stop trying to hit me, and hit me!

Allo stesso tempo bisogna essere scaltri e confondersi con l’ambiente.

Se tiri fuori una reflex con un teleobiettivo da 3-400 mm è difficile che:

  • una persona per strada non ti noti, soprattutto se la stai inquadrando
  • se non si è accorta di te perchè stai furbescamente andando in modalità “paparazzi”, la tua foto al massimo sarà peculiare ma piatta

Alternativa Numero 1: Usare un grandangolo e fare le foto di lato (col soggetto quasi perpendicolare a voi)

  • il soggetto se non capisce cosa sia un 10-20mm pensa stiate puntando qualcos’altro
  • questo escamotage funziona perchè il soggetto è abbastanza naturale, ma al contempo le proporzioni sono totalmente distorte e la foto risulta un po’ troppo artistica

Alternativa Numero 2: utilizzare lo smartphone

  • le lenti di ultima generazione sono ottime e al contempo i cellulari sono abbastanza veloci per comporre una foto in tempi brevi
  • in condizioni di poca luce è difficile smanettare con le impostazioni solo con una mano, idem inquadrare e scattare

Alternativa Numero 3: una fotocamera compatta a lente fissa

Per quanto ci siano vari stili in questo genere, le foto più forti di solito sono quelle in cui il soggetto è parte preponderante dell’inquadratura.

Il bello della street photography è che il soggetto deve essere inquadrato con le proporzioni più simili a quelle della vista umana. La distanza focale umana media si aggira sui 35-50mm, di conseguenza per avere un contatto ancora più stretto col soggetto ma al contempo catturare parte della scena attorno o dietro di esso bisogna usare una lente che si aggiri tra i 28mm ed i 50mm.

Tutto questo per dire che una reflex non è adatta alla street photo perchè non puoi confonderti facilmente con l’ambiente oppure essere abbastanza scaltro come con una compatta piccola, nera, silenziosa e soprattutto veloce: infili la mano in tasca,  punti, scatti due o tre volte e la rinfili in tasca.

Se guardate ai più noti fotografi di questo genere vedrete che utilizzano per lo più macchine compatte, o micro 4/3, analogiche o digitali non ha importanza. Non se la stanno a menare con tante opzioni, ne impostano una o due e poi iniziano a scattare.

Quindi ho optato per una marca che non avrei mai considerato in altri contesti, ovvero la Ricoh, col il modello GR II

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